Cavallucci marini, è difficile allevarli?

Tutti noi (grandi e piccini) siamo affascinati dai cavallucci marini (forse a causa anche dei numerosi cartoni animati), questa forma di attrazione è data dal loro strano aspetto e dalla simpatia che ispirano con il loro aspetto, se abbiamo deciso di cimentarci nella crescita di questa simpatica creatura prendiamo prima in esame le loro esigenze e sopratutto la nostra disponibilità ad impegnarci per il loro non facile benessere fisico.

Prepariamo la vasca che ospiterà i cavallucci marini

La vasca per la crescita dei cavallucci marini deve avere un’altezza pari a 3 volte quella dell’esemplare più grande e un volume minimo di 60 litri, all’interno della vasca dovremo preparare diversi appigli che permettano agli ippocampi di ancorarsi (gorgonie, alghe macrofite), assolutamente da evitare sono le pietre porose collegate all’aeratore, questo potrebbe causare non pochi problemi ai nostri cavallucci marini, il fondo più adatto è uno strato di sabbia corallina mescolata con aragonite.

I cavallucci marini non gradiscono una luce diretta e forte, le rocce vive del nostro acquario devono essere assolutamente di ottima qualità, devono avere una struttura piena di cavità (interne esuperficiali). Tra le migliori rocce ascidie, ecc.), i cavallucci marini sono soggetti a numerosi attacchi da parte di organismi presenti in queste rocce a causa del loro nuoto lento e del loro abitudine a stazionare abitualmente presso il fondo.

Le specie mediterranee (Hip pocampus hippocampus) vive in acque temperate con una densità di 1,028 e temperatura oscillante dai l4°C ai 24°C, quindi l’acqua del nostro acquario deve essere mantenuta sotto i 25°C anche nei più mesi più caldi.

Dal 15 maggio 2004, tutti le specie di cavallucci marini (Hippocampus spp.) sono soggetti ad una regolamentazione, il loro commercio prevede una taglia minima (lO centimetri) per la vendità, purtroppo vi è un florido commercio clandestino con oltre 20 milioni di ippocampi che ogni anno vengono pescati, uccisi e “polverizzati” per farne “medicine” utilizzate dalla tradizione cinese per i rimedi più singolari.

Come vanno nutriti i cavalliucci marini?

I piccoli ippocampi vanno nutriti con naupli d’artemia salina appena schiusi, copepodi e rotiferi, mentre gli esemplari più grandi si cibano di esemplari vivi d’artemia adulta, dobbiamo puntualizzare che un cavalluccio marino “selvatico” si adatterà con fatica alla vita in acquario, e spesso purtroppo potrebbe morire per fame nel giro di poche settimane.